Intervista con l’architetto Mariolina Monge
Il riciclo e il recupero – ben prima che diventassero “moda” – sono la sua marca distintiva. Specializzata nella ristrutturazione e nella progettazione di interni e giardini, Mariolina Monge, architetto torinese, scopre Deesup e ci svela alcuni consigli per una casa al passo con i tempi, dall’anima green e capace di raccontare la personalità di chi vi abita.
Ciao Mariolina, presentati.
Mi chiamo Mariolina Monge, sono architetto laureata a Torino con Aimaro Isola e specializzata in Architettura del Paesaggio e giardini a Genova con Annalisa Maniglio Calcagno. Abito a Torino con la mia famiglia, lo studio è in casa. I miei lavori sono sempre stati piccoli e talora piccolissimi. Ho progettato e diretto alcuni interventi di nuova edilizia, ristrutturazioni di edifici, (cascine, ville e un castello) e di appartamenti di cui una parte a Parigi.
Mollino e Castiglioni, maestri di creatività
I maestri di riferimento sono Mollino e la sua libertà nell’accostare materiali e forme. Grande, grandissimo Achille Castiglioni che con la sua intelligenza e creatività ha trasformato la vita quotidiana degli italiani in bellezza e utilità.
Recupero e riciclo
Intervenendo sulla preesistenza ho sempre guardato con attenzione alle tipologie e ai materiali da costruzione. Da sempre ho riciclato materiali, porte, parquet, travi, ecc. Quando non ho la possibilità di riciclare in situ mi servo di magazzini all’aperto dove si trovano pietre, lastre di vecchi tetti, gradini, cancelli, piastrelle decorate del Sud con meravigliosi disegni. Si possono trovare mobili, vecchi termosifoni, portoni, lavandini liguri e turchi, abbeveratoi.
Non nascondo di aver recuperato mobili e oggetti buttati in strada vicino all’immondizia.
Molti oggetti sono la base per l’impianto minerale dei miei giardini. Ho realizzato anche casette da giardino o da orto in legno, sia per giardinieri che per animali da cortile, che ho esposto in alcune mostre.
Stoffe e tessuti, spazi che si trasformano, luce naturale
Lavoro con il tappezziere, con il negozio di tessuti di arredamento e di carte da parati usando tinte dai cataloghi delle migliori marche. Spesso una bella stoffa per le tende o per un vecchio divano fa rinascere un interno. Sostituisco ante di armadio e pareti divisorie con stoffe poste su binari scorrevoli in modo da ottenere due versioni dell’ambiente, aperto e chiuso. Mi interessa la versatilità dello spazio che dona leggerezza e si adatta ai cambiamenti nei modi di vivere, per questo uso il cartongesso nei miei lavori, sia per pareti che per mobili e librerie. Come paesaggista applico alcune regole per progettare giardini anche negli interni. Esposizione, vista dalle aperture, soleggiamento, ecc. mi servono a valorizzare ciò che c’è. Si abbatte un tramezzo e il sole gira intorno alla propria stanza tutto il giorno. La luce naturale soprattutto, quella proveniente da Nord indispensabile agli artisti, è importante per noi architetti.
Tendenza green ed esotica
Le tendenze in corso, e che dureranno ancora a lungo perché legate ad una visione greendella nostra vita, sono le fantasie botaniche su stoffe d’arredamento, tutta la gamma dei verdi con un accento sul verde petrolio declinato nelle nuances. Il ritorno della palettecon colori primari, quasi fluorescenti, convive con una listdi colori mezzo tono che io chiamo “can che scappa” decisamente più autunnali e più urbani. I tessuti spessi in lana che sembrano tappeti, morbidi al tatto, tinti con colori naturali ci piaceranno, come i manufatti tessuti oe ricamati a mano provenienti dall’India e dal Marocco.
Something new, something old, something blue
Il rosa cipria cavalca arredamento e abbigliamento, sarà ancora in voga se mescolato a tinte forti come il giallo zafferano o tessuti grafici in bianco e nero. Per gli accessori io consiglio di iniziare con un luogo vuoto e riempirlo piano piano dando la precedenza alla funzione e che abbiano un senso per chi vi abita. Ad esempio: trovare un tappeto che faccia da centro nel soggiorno ed un tavolino da mettere a fianco del divano dove posare lampada, bicchieri e oggetti. Un giro su Internet e un giro nel mercato dell’usato…Una volta per le spose si diceva di indossare il giorno del matrimonio “something new,something old, something blue”, penso che anche nella casa si debba seguire questo consiglio.
Angolo relax
Per l’angolo estivo niente di meglio che un balcone dove allestire, in mezzo alle piante in una calda serata estiva, un aperitivo con gli amici. I tavolini disegnati da me con mosaico realizzato su disegno da artigiani specializzati di Torino, piatti Wedgwood recuperati dagli armadi dei nonni con decoro di foglia in rilievo, bicchieri anni ’60 turchesi, accessori da tavola di design marocchino di Hafa Esprit, coppette Art deco in vetro ambrato. Sedie pieghevoli anni ’80.
Conoscevi Deesup? Cosa ne pensi del second-hand applicato al design?
Non conoscevo Deesup e trovo che sia veramente utile poter proporre direttamente ai clienti l’oggetto cultche rinfresca una stanza e sapere che lo puoi avere subito. Il cliente non vuole aspettare!
Scegli dal nostro SHOP il tuo angolo di design
Ho scelto il divanetto Plinio perché adatto da esterno, in una veranda e trasformabile in due poltrone, la lampada Arco di Castiglioni come oggetto senza tempo e che risolve la mancanza dei punti luce nei centri volta e il tavolo Tulip elegante e comodissimo in tutte le sue versioni. Mobili che possono convivere in uno spazio angusto ed in spazi enormi.