Ci siamo, il momento del Black Friday è arrivato, ovvero quella giornata dedicata agli sconti extra, davvero tentacolari soprattutto in ottica regali di Natale. Si tratta di una tradizione americana nata nel 1952, che prevede che il giorno dopo il Giorno del Ringraziamento si aprano le danze degli acquisti natalizi. Nel tempo in occasione di questa “ricorrenza” si sono moltiplicati sconti e promozioni da parte di piccoli e grandi brand.

Questa tradizione consumistica ormai da una decina d’anni si è diffusa anche in Europa. Si tratta di un momento strategico, in cui le aziende provano a rilanciare i consumi dopo un’annata non particolarmente brillante. D’altronde, viviamo da anni una crisi economica globale, che spinge i consumatori a risparmiare più che a spendere. Le conseguenze a catena su tutto il sistema economico sono piuttosto pesanti. A questo si aggiunge un generale senso di insoddisfazione dato dalle condizioni socio-economiche. È proprio qui interviene il marketing a fare leva sull’emotività, mostrando lo shopping come un mezzo per stare meglio.
Legare l’acquisto alle emozioni può essere negativo: basta poco per entrare in loop di senso di colpa e rimorso, senza contare l’accumulo di oggetti inutili. L’acquisto in certi casi compulsivo è problematico da più punti di vista. Soprattutto a causa (o grazie) della pandemia, siamo tutti decisamente più consapevoli di quanto sia importante saper comprare e saperlo fare bene. Abbiamo imparato a valutare meglio cosa è importante e cosa è superfluo.
La sostenibilità è diventato un elemento chiave della quotidianità di tutti. Acquistare meno significa significa sia risparmiare che ridurre la produzione di scarti e di emissioni di CO2, che calano anche grazie a meno imballaggi e trasporti. Perciò, se c’è necessità di comprare, si preferiscono aziende che dichiaratamente sono sostenibili, si dà la precedenza alle realtà locali o, meglio ancora, ci si orienta verso il mondo dell’usato. Deesup, per esempio, è nata proprio con questo intento: incentivare l’economia circolare per salvaguardare nel proprio piccolo il pianeta.
Buone notizie: il mercato dell’usato di mobili e design è in crescita
Il Black Friday rischia quindi di essere uno specchietto per le allodole. Ci attira vero l’acquisto, ma ci serve davvero tutto questo? Dunque, prima di cedere a sconti e ribassi sempre più alti, bisogna far prevalere la razionalità. Invece di acquistare oggetti che finiranno a prendere polvere, magari a un prezzo non davvero poi così scontato, è decisamente meglio programmare le proprie spese in ottica più lungimirante. Anche quando si tratta di spese importanti, come quelle per l’arredamento di design.

Per quanto riguarda questo settore, stando a quanto riporta un articolo de La Repubblica di gennaio 2021, secondo il network L’occhio del riciclone, nel 2010 solo nella città di Roma erano circa tremila le tonnellate i mobili dismessi che avrebbero potuto avere ancora una vita. Dati però più specifici e recenti mancano. Se sul fashion sono state svolte moltissime ricerche, su design e i mobili ci sono ancora grandi lacune. Esistono fondazioni e consorzi che si occupano di sostenibilità e di riciclo, così come onlus. Per esempio, Banco Building è una sorta di banco alimentare ma relativo a materiali per l’edilizia, tessuti e i mobili. La compravendita dell’usato ha avuto una crescita importante solo negli ultimi due anni in Italia, dove sono sempre di più gli utenti che si affidano al web per questo genere di trattative, con un volume d’affari sempre più grande.
Perché non partecipare al Black Friday?
Perché dunque non partecipare al Black Friday? Gli oggetti sono spesso solo un palliativo momentaneo e uno spreco di denaro, e la loro produzione inquina. Non è retorica, è un dato di fatto: passa per l’acquisto consapevole la salvezza dell’ambiente e delle sue risorse.
Bisogna però sottolineare come per molte persone il venerdì nero e i periodi di saldi siano l’unico modo per poter fare alcuni acquisì. È importante che non ricada su di loro tutto il peso della sostenibilità e dell’acquista consapevole. Evitare di partecipare al Black Friday è un privilegio per chi può scegliere come e soprattutto quando indirizzare le proprie risorse economiche.