Non c’è niente di più difficile della semplicità. Riuscire a riassumere in pochi tratti bellezza, praticità e durevolezza è stata la missione, quasi l’ossessione, di Pio Manzù, il celebre designer figlio dell’artista Giacomo, scomparso giovanissimo nel 1969 in un incidente stradale, autore di capisaldi del design come la Fiat 127. Quando morì, fra i tanti progetti ai quali stava lavorando e che lasciò incompleti, c’era quella che diventerà la Parentesi di Flos. Voleva realizzare una lampada innovativa, elegante e al contempo estremamente semplice per poter ridurre i costi di produzione.
Il suo disegno, ancora in fase embrionale, finì tramite la giovane vedova tra le mani del grande designer Achille Castiglioni, che rimase colpito dalla genialità del concetto: un’asta che va dal soffitto al pavimento e che trafigge una struttura cilindrica, che sorregge una lampadina che può essere posizionata all’altezza che si desidera. Da qui parte per creare Parentesi, che vedrà la luce, letteralmente, nel 1971.
Manzù e Castiglioni, una collaborazione a distanza tra due geni del design
Castiglioni rielabora la lampada di Manzù, ci lavora a lungo con i tecnici per ottenere il risultato desiderato. La snellisce sostituendo l’asta con una corda metallica tesa grazie a un peso di soli 5 kg. Studia una struttura rigida solo in concomitanza della fonte luminosa, in grado di bloccarsi grazie alla sua forma sinuosa, una parentesi appunto, che crea attrito e non necessita viti.
Il tandem Manzù-Castiglioni dà vita, pur a distanza, a uno dei concetti di luce e illuminazione più importanti del ‘900. Parentesi riassume tutti gli stilemi e i dettami di una vita sempre più flessibile e veloce, anticipando di decenni la frenesia dell’attualità. La casa deve riflettere la fluidità e la leggerezza del nuovo modo di intendere la vita, e ogni elemento deve adeguarsi all’uomo e semplificare la quotidianità. L’eterna grandezza di questa icona del design sta nel suo essere rappresentativa di una stagione fervente, molto fertile ed estremamente creativa per il made in Italy, pur essendo di fatto senza tempo, un traguardo che raggiungono solo i capolavori.
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Parentesi di Flos può essere posta in ogni ambiente della casa, contro il muro, in un angolo, accanto al letto, da sola o affiancata ad altre sue “simili”. Gira a 360°, può illuminare come si desidera e grazie ai modelli con dimmer cambia l’atmosfera della stanza in un tocco. Il segreto del successo che dura da cinquant’anni è la sua personalizzazione. Chi la possiede non ha in mano una semplice lampada, ma un oggetto che si adegua al proprio gusto e alle proprie esigenze. Esattamente, l’obiettivo massimo del design.
Parentesi di Flos: l’edizione speciale di Calvi Brambilla
Per questa storia così ricca e affascinante, Parentesi meritava una celebrazione degna della sua importanza per il suo cinquantesimo compleanno. Che non poteva che essere realizzata dallo studio Calvi Brambilla, design curator di Flos. Il duo di designer ha esaltato tanto Pio Manzù quanto Achille Castiglioni, che sempre riconobbe la doppia paternità della lampada.
Per l’edizione speciale è stato rispolverato il progetto originale in due inedite colorazioni, Orange Signal, l’arancione tanto caro a Manzù, e il Turchese, colore preferito di Castiglioni. Queste due tonalità opposte e brillanti caratterizzano ogni dettaglio, dal tubolare al contrappeso, solitamente nero a causa di alcuni problemi nella colorazione della gomma. Per ovviare la questione, la ghisa è stata ricoperta di silicone colorato, rispettando l’idea originale che voleva una tinta unica per tutto. Così come originale è il packaging, una valigetta trasparente che svela tutti i componenti da montare, nel puro stile Manzù, che era solito esporre le “sue” Fiat sezionate.
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Parentesi 50 è stata presentata in occasione dell’ultima Design Week presso il negozio Flos. Noi di Deesup ci siamo stati, non potevamo non passare di qui durante il nostro tour del Fuorisalone 2021 e quello che più abbiamo amato è stata la sostenibilità di questo progetto celebrativo. Gli stessi Calvi e Brambilla si sono meravigliati per quanto questa lampada fosse già di concezione ecologica, oggi perfezionata grazie all’utilizzo di lampadine LED. Leggera da trasportare, è costituita da ghisa, silicone e plastica riciclati e a loro volta riciclabili, anche se è impensabile che qualcuno possa gettare un pezzo di storia del design. Ma l’importante è che il suo ruolo sul pianeta sia ciclico ed eterno, esattamente come la genialità di Manzù e Castiglioni.
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