Fai un’offerta e l’arredo dei tuoi desideri sarà tuo.
Dopo il second-hand e la condivisione, grazie a Deesup anche la contrattazione entra nel mondo del design. Un servizio in più per rendere le icone di arredo sempre più accessibili.
La creatività non è solo nell’oggetto. Complice le tasche sempre più leggere, i nuovi modelli di consumo basati sulla condivisione – car e bike-sharing, Spotify o Netflix – una coscienza verde sempre più spiccata e la moltitudine di opportunità aperte dal mare di internet, anche l’economia del design sta diventando sempre più “smart”. Un settore fortemente legato alla tradizione che si sta aprendo alle esigenze di un pubblico sempre più vasto, ma pur sempre selezionato e capace di apprezzare il bello.
Un mare di opportunità
Una volta si sfogliava la rivista. Poi si entrava in negozio, ci si lasciava consigliare, si toccava l’oggetto, ci si innamorava e si ordinava, pagando il prezzo richiesto. Oggi non è più così. Alcuni passaggi sono rimasti, perché il fattore umano è imprescindibile, ma chi ama il design ha davanti a sé un nuovo mare di opportunità.
Il second-hand
Non è l’invenzione dell’acqua calda. L’economia dell’usato fa parte dell’uomo dalla notte dei tempi. Ad essere inedite sono le dimensioni. Secondo una recente ricerca Doxa – Osservatorio Second Hand Economy – la second-hand economy ha raggiunto in Italia 23 miliardi di euro, più dell’1% del PIL nazionale. Un balzo di quasi il 30% in 5 anni, legato in gran parte al digitale (9,8 miliardi, +81% dal 2014). Un balzo che sta spostando gli equilibri nel mondo del design, visto che quello della casa e della persona è il primo settore per vendita second-hand.
Ma come il concetto di usato è stato sdoganato da ripiego ad affare “smart” e sostenibile? La risposta sta nel web. Con internet il ventaglio di scelta si è alzato infinitamente, trascinando in su la qualità. Il processo è accessibile, semplice, veloce, sostenibile. E sta diventando un’abitudine anche per noi italiani.
Lo sharing
Persino uno dei mostri sacri del design, Philippe Starck, ne è convinto: il possesso è un’idea che non appartiene al futuro. Anche nel mondo del design. Possedere, accumulare sono concetti, in alcuni contesti, già superati. La macchina? Si prende quando serve. Il film o la musica? Idem. Il design e gli oggetti di arredo per la casa? Perché no. Dai giganti dell’arredo come Ikea a iniziative più settoriali e locali, anche in Italia sta prendendo piede l’economia dell’arredo sharing. Aumenta il pubblico, aumentano le possibilità e il bello diventa un “bene” di cui tanti possono godere e non più un sogno impossibile riservato a pochi fortunati.
Deesup: servizio sartoriale per il second-hand
Una filosofia che ha animato Deesup, pioniera in Italia dell’accessibilità del design autentico e iconico. La piattaforma del design second-hand, nata per rendere più accessibili gli arredi e gli oggetti firmati, allungando la vita del bello, oggi amplia la sua offerta commerciale, offrendo al pubblico nuove opzioni innovative.
Pur mantenendo l’anima del second-hand, da gennaio ha infatti lanciato il “km zero” del design – oggetti e arredi provenienti da rivenditori professionali, show room e distributori equivalenti al nuovo.
Ed ora la novità dell’offerta, ossia della possibile negoziazione sul prezzo proposto in vendita. Anche questo concetto non è nuovo, ma il valore aggiunto sta qui nel fatto che “l’asta” è mediata da Deesup, che si pone come facilitatore super partes.
L’idea di lanciare l’opzione offerta è legata alla volontà di aumentare la gamma di servizi a disposizione degli utenti, offrendo un servizio quasi sartoriale, tagliato sulle esigenze di chi compra e di chi vende.
Ma come funziona l’offerta?
Chi acquista può scegliere se comprare direttamente al prezzo fissato dal venditore oppure tentare la strada della negoziazione, proponendo un prezzo alternativo, che però non deve essere inferiore al 30% di quello richiesto. A questo punto la “palla” passa nelle mani del venditore, che può decidere se accettare o meno oppure rilanciare con un altro prezzo. In questo processo di negoziazione Deesup si pone come mediatore: il potenziale acquirente e venditore non entrano infatti direttamente in contatto e la piattaforma si adopera per far sì che venga trovato un match che soddisfi entrambe le parti, in tempi rapidi. Il processo dura infatti poche ore. Nel momento in cui l’offerta viene accettata – in media 24 ore – ci sono 48 ore per concludere l’acquisto. Circa il 60% delle offerte viene accettata dal venditore.
Un servizio in più per accedere al design dei sogni che i clienti dimostrano di apprezzare e che sta aumentando costantemente.
Cosa aspetti? Visita lo SHOP di Deesup: il design second-hand rende unica la tua casa.