Scegliere per la propria casa materiali sostenibili può realmente fare la differenza. Esattamente come comportamenti e consumi attenti ed ecologici aiutano il pianeta in maniera concreta, altrettanto possono farlo materie prime resistenti realizzate nel pieno rispetto della natura, prediligendo il riciclo, e che al contempo consentono di migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione.
Ne esistono moltissimi tipi, diversi fra loro non solo per finalità ma anche per origine. Infatti, lo sono tutti quelli naturali, quelli ottenuti nella totalità o quasi dal riciclo oppure dalla trasformazione di scarti e residui vari. Ricerca e tecnologie sempre più avanzata permettono di far nascere costantemente nuovi materiali, sempre più performanti e versatili.
5 materiali sostenibili per una casa efficiente, pratica ed ecologica
I materiali sostenibili si definiscono tali se in ogni fase della loro vita, dalla produzione fino allo smaltimento, mantengono un impatto bassissimo se non addirittura nullo. È importante sempre controllare che siano certificati e di conseguenza puntare su aziende che si impegnano per realizzare un prodotto tanto efficiente quanto rispettoso.
Il legno
Il materiale naturale per eccellenza, usato da secoli e che ancora oggi risulta la scelta migliore: stiamo parlando del legno. Ha molteplici qualità, infatti, è sostenibile, riciclabile, economico, resistente e soprattutto bello. Tutto questo gli consente di poter essere utilizzato in svariati modi, ovvero per pavimenti, finiture, coperture, rivestimenti, pannelli, mobili, ma anche per le parti strutturali degli edifici. D’altronde è un ottimo isolante sia termico che acustico.
La sua origine è molto importante: meglio sceglierlo da coltivazioni sostenibili certificate, che garantiscono un rispetto tanto della pianta quanto dell’ambiente. Oppure, meglio ancora, i pannelli ottenuti dal suo riciclo, come per esempio il legno OSB, molto amato anche per il suo aspetto elegante. Senza contare poi che tutto ciò che è di legno antico può essere impiegato per la casa: dagli arredi alle assi, dalle travi ai vecchi mobili, ogni cosa può avere una nuova vita grazie al restauro o all’upcycling.
Un’ottima alternativa al legno è il bambù, la cui coltivazione non necessita di pesticidi né fertilizzanti. Flessibile, resistente a graffi e urti, impermeabile e antibatterico, è economico, facilissimo da utilizzare e versatile, oltre a mantenere qualità estetiche interessanti.
La lana
Ebbene sì, la lana non è utile soltanto per creare morbidissimi golf e sciarpe, ma anche per l’edilizia. Infatti, gli scarti della filatura sono impiegati per creare pannelli morbidi usati per isolare termicamente e acusticamente gli ambienti, e tenere lontani muffe e funghi. La lana assorbe poi acqua e inquinamento, migliorando la qualità dell’aria di un ambiente. Affinché sia davvero sostenibile e utile, deve essere intrecciata con altri materiali, come per esempio il fieno, che le danno maggiore struttura e rendono ancora più performanti i pannelli.
Il sughero
Non è certo una novità che il sughero sia un materiale dalle tantissime qualità: è un ottimo isolante utilizzato da sempre nell’edilizia. A renderlo sostenibile la sua origine naturale e la mancata necessità di particolari trattamenti per renderlo resistente ed efficiente. Viene principalmente impiegato nelle pareti e nei pavimenti, ma anche per i cappotti esterni delle case ed è scelto anche per le sue qualità traspiranti che tengono lontano l’umidità e quindi la formazione di muffa. Inoltre, non marcisce e questo significa no insetti e altri animali. Sceglierlo da coltivazioni sostenibili completa il quadro di uno dei materiali in assoluto migliori per la casa.
Il micelio
Nel 2007 la startup americana Ecovative ha brevettato l’utilizzo del micelio dei funghi per la produzione di materiali sostenibili e biodegradabili per l’edilizia. Questo estratto di origine fungina viene unito agli scarti della produzione agricola pastorizzati: la reazione naturale crea delle schiume dalla texture simile a quella del polistirolo, che vengono utilizzate per gli isolanti, in particolare in presenza di pannelli di legno.
L’azienda lo impiega anche per creare altri materiali, come per esempio una sorta di gommapiuma impiegata anche nella creazione di accessori nella moda. Ma le potenzialità del micelio sono infinite, potendo sostituire addirittura anche la plastica per packaging, oggetti, tessuti. Un ingrediente non ancora conosciutissimo, ma destinato a divenire molto utilizzato.
Il linoleum
Lo scozzese Frederick Walton nel 1863 brevetta il linoleum. Il suo obiettivo con questo materiale derivato dall’olio di lino ed altri ingredienti naturali era quello di sostituire il caucciù, riscuotendo molto successo. Spesso, però, oggi viene confuso con materiali come il PVC per quanto riguarda i rivestimenti dei pavimenti, ma in realtà il linoleum fin dalla sua origine è sempre stato creato esclusivamente con ingredienti naturali.
Oltre ovviamente all’olio di lino che gli dà il nome, contiene farina di legno, di sughero e juta. Questa “ricetta” lo rende tutt’oggi ancora una tra le migliori soluzioni per i pavimenti resilienti, ovvero, quelli particolarmente morbidi e resistenti agli urti. Palestre, ospedali, asili o nelle abitazioni private, per esempio nelle camere dei bambini, è molto indicato perché assorbe rumori e colpi. Può essere colorato come si vuole e la sua applicazione è estremamente facile. Infine, è made in Italy: a Narni è presente uno stabilimento attivo da ben 125 anni.