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Il decennio che mise i jet-pack ai mobili: il design anni ’60

Posted on 1 Luglio 20251 Luglio 2025

Beatles in sottofondo, colori che sembrano caramelle acide, forme ispirate ai razzi e un ottimismo galattico: i Sessanta portano il design fuori dall’Olimpo borghese per farlo atterrare nei salotti di tutti. In un decennio di rivoluzioni sociali e conquiste spaziali, l’arredo diventa pop, democratico, sperimentale – e ancora oggi conserva quell’energia spiazzante che trasforma un ambiente in un manifesto di libertà estetica.

INDICE

  1. Rivoluzione culturale: perché i Sessanta hanno sconvolto il design
  2. Materiali inediti e colori shock
  3. Il design italiano anni ’60: Archizoom, Superstudio, Castiglioni
  4. Icone internazionali: dall’Egg Chair alla lampada Lava
  5. Modularità e trasparenze nell’arredo anni ’60
  6. Mobili iconici e forme scultoree
  7. Luci Space Age e dettagli futuristici
  8. Oggetti cult e accessori pop
  9. Pattern, tessili e specchi d’autore
  10. Integrare mobili e lampade anni ’60 nelle case di oggi
  11. Dove trovare pezzi originali certificati
  12. Conclusioni – L’eredità pop: perché lo stile anni ’60 continua a ispirare

1. Rivoluzione culturale: perché i Sessanta hanno sconvolto il design

La corsa allo spazio, la minigonna, la cultura pop di Warhol: tutto spinge a rompere gli schemi. L’industria plastica esplode, l’Italia vive il boom economico, le università sfornano architetti pronti a giocare con le forme. Il design degli anni ’60 riflette questo spirito: audace, ironico, aperto a contaminazioni tra arte, moda e tecnologia.

2. Materiali inediti e colori shock

Nuovi polimeri consentono curve impossibili e finiture specchiate; la vetroresina scolpisce lampade “a casco” e sedute monoscocca. I colori? Arancio zucca, verde mela, giallo limone: una tavolozza vitaminica che invita all’ottimismo e definisce subito lo stile anni ’60 arredamento.

3. Il design italiano anni ’60: Archizoom, Superstudio, Castiglioni

Mentre Achille Castiglioni progetta la celebre lampada Arco (1962), con il suo basamento in marmo e lo stelo telescopico che ne esalta funzionalità e stile, i gruppi radicali come Archizoom e Superstudio rivoluzionano il design con sedute componibili che sfidano la tradizionale gerarchia del salotto borghese. Questi protagonisti del Made in Italy conquistano una fama globale grazie a un mix unico di raffinato artigianato e audacia concettuale, segnando un’epoca di innovazione e sperimentazione nel panorama del design internazionale.

4. Icone internazionali: dall’Egg Chair alla lampada Lava

Arne Jacobsen plasma l’Egg Chair per il SAS Royal Hotel di Copenaghen; Verner Panton firma la sedia Panton, prima monoscocca in plastica stampata; la lampada Lava americana porta magma fluorescente nei dormitori universitari. Ogni oggetto anni ’60 è una piccola dichiarazione di indipendenza.

5. Modularità e trasparenze nell’arredo anni ’60

Mobili su basamenti girevoli consentono visuali a 360°, i tavoli tulip di Saarinen liberano gambe dalla giungla di supporti, i pouf diventano sacchi di polistirolo (Sacco, 1968) che si modellano al corpo. Le librerie passano da mobili chiusi a strutture a giorno sospese tra soffitto e pavimento, trasformando il libro in elemento decorativo.

6. Mobili iconici e forme scultoree

Credenze anni ’60 si alleggeriscono con piedini a spillo e ante scorrevoli in tamburato; tavoli con gamba centrale eliminano ingombri laterali; poltrone come la “Joe” (a forma di guantone da baseball) mixano comfort e ironia. Questi pezzi raccontano una nuova concezione della convivialità, più informale e ludica.

7. Luci Space Age e dettagli futuristici

Lampade da tavolo in metacrilato soffiato rendono la luce un disco volante domestico; i lampadari Sputnik moltiplicano bracci cromati come stelle; applique opaline diffondono glow uniforme sulle pareti color block. Il risultato è un’atmosfera sospesa tra fantascienza e glamour.

8. Oggetti cult e accessori pop

Vasi tedeschi smaltati con colate laviche rosso fuoco diventano feticci Pop; orologi a palette sfogliano i minuti come cartelloni pubblicitari; giradischi valigia permettono di portare i 45 giri alle feste in terrazza. Piccoli accessori che distillano l’estetica gioiosa e innovativa degli anni ’60.

9. Pattern, tessili e specchi d’autore

Carte da parati a spirale ipnotica, tappeti shag a pelo lungo che invitano a sedersi a terra, specchi dalle forme oblò o a goccia amplificano la sensazione di movimento. I decori anni ’60 non temono l’eccesso: puntano a stimolare i sensi e a creare interni dinamici.

10. Integrare mobili e lampade anni ’60 nelle case di oggi

Un tavolo tulip sotto una lampada Arco, sedie Panton attorno a un’isola cucina contemporanea, un orologio a palette su una libreria minimal: bastano pochi segni per evocare l’epoca senza “fossilizzare” lo spazio. Integra colori neutri sullo sfondo per far risaltare le cromie pop dei pezzi vintage.

11. Dove trovare pezzi originali certificati

Dalle fiere di modernariato alle aste online, il mercato offre credenze teak, lampade in vetro soffiato, specchi sunburst autentici. Per una ricerca già filtrata e garantita, la pagina “Design Anni 60” di Deesup raccoglie mobili e oggetti selezionati, fotografati in dettaglio e corredati di scheda tecnica: un modo comodo per introdurre in casa un’icona d’epoca con la sicurezza dell’autenticità.

12. Conclusioni – L’eredità pop: perché lo stile anni ’60 continua a ispirare

Il design degli anni Sessanta ha democratizzato la modernità e regalato al mondo un’estetica ottimista, sperimentale, non convenzionale. Riproporlo oggi significa riscoprire l’energia di un’epoca che credeva nella fantasia come motore di progresso. Che si tratti di una lampada a fungo o di una poltrona in vetroresina color arancio, ogni pezzo anni ’60 porta con sé un invito a vivere la casa con leggerezza e curiosità – qualità che non passano mai di moda.

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