Si fa presto a dire sostenibilità, ma cosa significa realmente? È un impegno costante e concreto nel quale noi di Deesup crediamo profondamente per migliorare lo stato di salute del pianeta Terra. Senza dover rinunciare alle comodità e alla bellezza della contemporaneità, ovviamente. Il design gioca in questo un ruolo fondamentale: lo hanno sottolineato e raccontato il Salone del Mobile (curato da Stefano Boeri) e il Fuorisalone 2021 di Milano.
Anzi, il Supersalone, speciale nel nome e nell’ambientazione settembrina (5-10 settembre) invece che primaverile, ritornato dopo due anni di stop. Ogni evento è stato un viaggio nella materia che muore e rinasce mille volte, tra riciclo e riuso. Nulla si crea e nulla si distrugge è stato il mantra delle esposizioni, dove non sono mancate creatività e innovazione.
Da qui è ripartita Milano nel suo ruolo centrale nel settore. Una rinascita che ha coinvolto con entusiasmo molto pubblico, soprattutto nelle giornate di giovedì e venerdì.
Fuorisalone 2021: connessioni creative all’Università Statale
Prima tappa imprescindibile del nostro Fuorisalone è stata l’Università Statale, tradizionale scenografia di progetti macro ed esperienziali. Il titolo dell’esposizione di quest’anno era Creative Connections, un mix di ispirazioni e contaminazioni che si fondono nel nuovo design, incentrato sulla natura.
Gli animali dell’installazione Survival, il progetto UNcracked, dove tutto è realizzato in plastica riciclata e riciclabile, Bamboo Ring, che mixa carbonio e bambù, e molti altri progetti sono stati la dimostrazione pratica di come la convivenza tra naturale e artificiale sia una necessità oltre che una risorsa.
Intimità ed eternità secondo Zanotta
Per respirare il vero significato del design e il suo legame con Milano, abbiamo visitato l’esposizione di uno dei nomi più importanti del panorama italiano, Zanotta.
Per il Fuorisalone 2021, il brand ha “occupato” uno dei caselli di Porta Garibaldi con la collezione Intimacy, creata secondo un concetto etico preciso di fruibilità e durata nel tempo. Qui, gli oggetti vivono nella nostra intimità e diventano parte integrante della nostra vita a lungo, senza mai perdere le loro qualità. I mobili, realizzati con materiali naturali, sono facili da montare e smontare, pensati per essere (quasi) eterni. Una riflessione sulla cultura dell’usa e getta, ormai superata ma della quale paghiamo le conseguenze.
Nuovi materiali e prospettive
La sostenibilità si tocca con mano al Superstudio nella fervente via Tortona. Nella sezione Discovering, i progetti di aziende del settore, studi di architettura e atenei si concretizzano e diventano il futuro, con materiali e oggetti ottenuti dal riciclo di rifiuti o materiale esausto di vario genere. Gli scarti agricoli che si trasformano in tessuti e materiali per l’edilizia non è magia, ma il risultato dell’impegno concreto del design, che ora più che mai fa sul serio, diffondendo entusiasmo e speranza.
Sempre qui, ci ha colpito molto la mostra [Tunnel 29] – Il design per un mondo post-apocalittico. Sotto i nostri occhi, un futuro distopico dove le risorse scarseggiano e gli oggetti sono creati con ciò che un tempo era spazzatura. Una visione inquietante, che fa riflettere su quanto possiamo fare oggi con le nostre scelte per cambiare il mondo.
Il Fuorisalone 2021 è riuscito nel suo obiettivo di mostrare come la sostenibilità sia ormai necessaria. Non sono venute meno però l’estetica e la qualità del design, che sa ancora rispondere alle esigenze pratiche delle persone come alla loro voglia di sognare e di rendere la propria casa speciale. Vivere di nuovo l’evento per noi più importante dell’anno ci ha caricato di energia e di spunti per nuovi progetti!