La storia di Emeco affonda le sue radici nel riuso, molti anni prima che questo concetto si diffondesse nell’industria del design. Infatti, nel 1944, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, il marchio inizia a produrre per la marina militare statunitense sedie in alluminio di recupero. Nasce il primo modello, l’iconico 1006 Navy Chair, studiato per resistere anche alle esplosioni dei siluri e per durare 150 anni. Ancora oggi è in produzione.
Da quel momento la strada è tracciata. Da sempre Emeco impiega materiale riciclato e al contempo duraturo, facendo della sostenibilità la propria guida fin dalla sua nascita. Per questo lo storico brand sostiene Deesup e la sua missione, confermando la collaborazione tra le due realtà e rendendo disponibile in esclusiva sullo shop una selezione di pezzi.
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Entrambe le aziende credono fortemente nel potere della ciclicità della materia prima, degli oggetti e quindi del design di qualità. D’altronde, Emeco ha collaborato e collabora con alcuni dei più importanti designer internazionali come Philippe Starck, Frank Gehry, Norman Foster, Ettore Sottsass, Jasper Morrison e il BMW Design Group.
La sostenibilità è un modo di intendere l’arredamento molto stimolante per le menti più creative, che devono progettare qualcosa di nuovo basandosi su materiali già esistenti e che possono rivivere infinite volte. Quindi Emeco non sfrutta solo l’alluminio, ma anche il legno, il sughero, l’eco-cemento e soprattutto la plastica. Esemplificativa è la collaborazione con Coca Cola iniziata nel 2010 per ridare vita a milioni di bottiglie in PET altrimenti destinate alla discarica. È nata così la 111 Navy Collection, rivisitazione delle 1006 ma in plastica riciclata e dei colori pop, in versione sedia o sgabello alto. Il modello ha ottenuto un successo straordinario ed è possibile trovarlo nei locali di tutto il mondo. Ciascuna seduta ha salvato dalla discarica circa 150 bottiglie.
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La sfida è rendere la 111 sempre più sostenibile: nel 2020, la quantità fibra di vetro contenuta per rafforzare la sedia è scesa dal 35% al 20%. Questo significa che sono diminuite anche le emissioni di CO2 che servono per produrla, aumentando l’impiego di bottiglie di scarto. Ma non solo: in questo modo è anche più leggera, il che si traduce in meno energia per i trasporti. Questo l’obiettivo di Emeco, riuscire a essere sempre più a impatto zero sotto ogni aspetto. Nel 2020, l’azienda ha infatti ridotto di oltre il 15% la quantità di fibra di vetro utilizzata a livello generale e del 30% l’acqua impiegata nella produzione. Per quanto riguarda la plastica vergine per tutti i prodotti, costituisce oggi meno del 2%: l’obiettivo del 2021 è arrivare a 0.
A tutto questo si aggiunge la qualità di un design made in USA, che unisce praticità a linee estremamente pulite, contemporanee ma evergreen. Ogni seduta e ogni oggetto sono studiati per essere praticamente eterni, affinché il loro ciclo di vita non si esaurisca mai. Deesup condivide al 100% lo spirito di Emeco ed è un onore che un’azienda storica e di successo, con obiettivi concreti per l’ambiente, abbia scelto di sostenere una giovane startup. Unendo le forze è davvero possibile innescare il cambiamento.