L’e-commerce è ancora una frontiera nell’universo design. Ma i pionieri spingono per l’evoluzione del mercato.
Il design vale 36 miliardi
Il bello non conosce crisi: dopo un periodo burrascoso, iniziato con la crisi internazionale del 2008, il mercato del design di alta gamma ha ripreso a veleggiare con convinzione. Dal 2014 ad oggi, secondo un’analisi diffusa in occasione del Salone del Mobile da Bain & Company, il fatturato è cresciuto in modo costante, arrivando a toccare i 36 miliardi di euro nel 2018.
Il segmento ‘pure design‘ – aziende storiche con prodotti e linee iconiche come Artemide, Cassina, Flos – rappresenta circa il 63% del totale, pari a 16 miliardi.
Living, ufficio e outdoor
La parte da gigante del mercato (47%) è rappresentato dai prodotti indirizzati a Living&Bedroom, che continuano ad espandersi con convinzione (+5% sul 2017). Una crescita trainata dall’exploit del contract (il cosiddetto chiavi in mano) e alla nuove opportunità legate all’arredo di uffici e negozi. Molto positiva anche la performance dei prodotti per l’esterno (+6%).
Europa ancora regina
La “vecchia” Europa resta la regina incontrastata del design alto di gamma. Da sola vale metà del mercato e, a dispetto delle incertezze, ha ripreso a crescere. Merito, secondo l’analisi, del recupero immobiliare in alcuni Paesi come Germania e Italia e al ruolo sempre più importante di Londra. Le politiche protezioniste non frenano il Nord America: lo scorso anno il mercato è cresciuto del 3%, anche grazie alla ripresa dei consumi privati e alle grandi catene di vendita. Ottime infine le performance dell’Asia, che fa segnare un +10% e inizia a mostrare segni di un’evoluzione dei gusti, sempre più vicini al modello occidentale.
Si può fare di più
Bene insomma, ma si potrebbe fare molto di più. Il settore è ancora lento nel reagire ai cambiamenti strutturali e, secondo l’analisi Bain & Company, ci sono ampi margini di miglioramento nelle politiche di commercializzazione e nella comunicazione digital. La distribuzione all’ingrosso resta ancora il canale più rilevante (68%), nonostante abbia sofferto più degli altri gli anni della crisi e lo stallo dei consumi. L’online inizia ad affacciarsi all’orizzonte, trainato soprattutto da brand omnichannel e da piattaforme di e-commerce esclusivamente digitali, ma resta una nicchia.
Eppure è questa la direzione da intraprendere: <<se le sfide della commercializzazione e della comunicazione verranno colte – spiega il report – il mercato del design può avere una traiettoria di crescita molto importante con un ruolo da protagonisti per i brand italiani>>.
L’esperienza di Deesup al Fuorisalone 2019
Proprio verso questa direzione naviga Deesup, il primo marketplace italiano del design iconico second-hand, che aumenta l’accessibilità e la fruibilità di prodotti senza tempo. In occasione del Fuorisalone di Milano, siamo usciti dalla rete per incontrare il nostro pubblico in un Loft allestito con una selezione delle quasi mille icone di design presenti sullo SHOP.
La settimana del design ha portato al Loft migliaia di professionisti, appassionati e curiosi. L’identikit del cliente tipo è esperto di design, professionista, tra i 40 e i 60 anni, che ama identificarsi con icone che trasmettono emozione. Tanti anche i professionisti del settore in cerca di servizi innovativi e gli stranieri innamorati del saper fare italiano. La nostra selezione di complementi ci ha infine permesso di avvicinarci ad un pubblico più giovane, pop, che cerca l’oggetto capace di rendere unica la propria casa.
Visita lo SHOP di Deesup: il second-hand rende unica la tua casa. Ovunque.