Che si tratti di un generico timore per la rete, della paura di essere frodati da hacker oscuri, dello scetticismo verso ciò che non si tocca con mano, dell’ansia dal non ricevere quello che si era ordinato, dell’angoscia da “fregatura” – soprattutto nel caso della seconda mano -, quattro italiani su cinque (dati Mark Monitor) hanno dubbi sulla sicurezza dello shopping online.
E questo a prescindere dal fatto che l’acquisto dei prodotti attraverso il web (Osservatorio eCommerce B2C School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm) continui a crescere in maniera esponenziale (+18% in Italia nel 2016) e che il mercato della seconda mano valga ormai in Italia oltre l’1% del PIL (Doxa).
Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza sulle principali paure dell’acquirente, fornendo piccoli consigli per acquistare in tutta sicurezza e per non rimanere esclusi da un mondo che offre infinite opportunità di fare affari e risparmiare. Tanto più quando si entra in mercati dall’alto valore, come quello del design, dove internet e l’usato rapprestano per molte persone le uniche chance per avvicinarsi ad un mondo spesso economicamente proibitivo.
1. Generica paura di acquistare su internet
Chi acquista online lo fa essenzialmente per quattro motivi: prezzi più convenienti; ampiezza della scelta; possibilità di fare confronti tra prezzi e prodotti; comodità. D’altro canto però, a prescindere dai vantaggi, molti si bloccano per paura di essere truffati e preferiscono rinunciare all’affare piuttosto che correre il rischio di perdere soldi, di ricevere prodotti difettati o non autentici.
Si può superare questa paura? Certamente!
Anzitutto ci sono alcuni piccoli accorgimenti che non dovrebbero mai essere sottovalutati: 1 leggere sempre con attenzione le caselle già selezionate in fase di acquisto così come le condizioni di acquisto; 2 controllare sempre il prezzo prima dell’acquisto definitivo; 3 verificare che l’indirizzo dell’area di pagamento cominci sempre per “https”; 4 usare metodi di pagamento sicuri come Paypal.
Ricordatevi inoltre che esiste un codice di consumo che ogni venditore/intermediario online è tenuto per legge a rispettare e che prevede ampie tutele per il consumatore, del tutto paragonabili a quelle dell’acquisto offline.
Dunque non abbiate paura: aggiudicarsi del design online accessibile senza incorrere in spiacevoli disguidi non è questione di fortuna, ma di legge e di tecnologia.
2. Paura dell’ignoto: voglio toccare quello che compro
I tempi sono cambiati. Una volta gli acquisti avvenivano in maniera estremamente ponderata, anche perché gli oggetti di design e i mobili dovevano durare “per sempre”.
Poi è arrivato il low cost, poi internet, e i mercati si sono fatti più labili e liquidi. Spesso l’offline e l’online si intersecano: molti acquirenti decidono di visitare lo showroom, vedere i pezzi di design nel loro ambiente, per poi fare l’acquisto online; altri raccolgono pareri online per poi acquistare in negozio.
Insomma il mercato è sempre più evoluto. Toccare con mano non è più la forma suprema di garanzia. C’è la rete, c’è il parere degli altri, ci sono le APP, c’è un costante flusso informativo che sostituisce egregiamente il tatto.
E poi ci sono possibilità nuove che prima di internet non esistevano: è vero che si possono scovare (con le dovute accortezze) mobili di pregio nei mercatini, ma è anche vero che le icone classiche del design difficilmente ricorrono a questo canale di vendita.
3. Paura del giudizio: non sono un esperto e non so valutare se l’oggetto proposto in vendita è originale
Non è sempre semplice giudicare l’autenticità di un pezzo di design. Servono competenze specifiche, attenzione ai dettagli, conoscenza di un mondo vasto e complesso. Ma non è necessario essere esperti per evitare di cadere in “trappole”. Anzi. La rete offre la possibilità di avere un “esperto” sempre al proprio fianco che si fa carico di filtrare e giudicare. L’importante è affidarsi alla “persona” (sito/brand/intermediario) giusta. Come Deesup.
Deesup si fa garante di selezionare e mettere in vendita solo pezzi di design autentici. L’autenticità del prodotto è la nostra reputazione, e a volte, nel caso di dubbi, abbiamo preferito rifiutare un pezzo piuttosto che rischiare di venire meno al nostro impegno.
Un solo esempio: abbiamo ricevuto una richiesta di vendita di un Arco Flos, vera e propria icona di design, da un privato. Il potenziale venditore ci ha mandato alcune foto del pezzo ma non ci convincevano. Ne abbiamo chieste altre, analizzate nei dettagli (i tratti distintivi, come la base in marmo di Carrara che deve avere gli angoli smussati, il foro cilindrico centrale che deve avere una specifica proporzione, il copri lume che deve avere la firma Flos sul metallo, l’arco che deve essere composto da 4 pezzi metallici). Non ci hanno convinto neanche queste. E abbiamo rifiutato. Eravamo sicuri che la lampada non fosse originale? No, tutt’altro. Ma il dubbio ci ha consigliato di non rischiare.
Meglio perdere un affare che perdere la faccia con i propri clienti! Perché la reputazione, sul web, è il bene più prezioso che esista.