Viaggio nella storia del design a casa di Vico Magistretti.
In occasione di Open House Milano, siamo entrati nella casa di uno dei più grandi architetti e designer italiani, che con i suoi oggetti iconici – dalla lampada Eclisse alle sedie Cirene, ha dato forma alle nostre abitazioni.
E’ stato uno dei più grandi architetti e designer italiani, ma non ha mai anelato, né tantomeno rincorso la fama: a chi gli chiedeva consigli sulle letture da fare per intraprendere la professione, rispondeva con Guerra e Pace di Tolstoj. Perché il primo segreto per essere un buon creativo è guardare oltre il proprio recinto disciplinare.
Vico Magistretti è l’anti-star, il professionista che amava creare e dare letteralmente vita ai suoi lavori. E’ l’uso che fa la storia di un oggetto: <<Nel momento in cui una mia sedia e una mia libreria (…) vengono acquistati dal compratore diventano suoi, non sono più i miei>>.
Una lezione di umiltà che si respira appena varcata la soglia di quella che per anni fu la casa e lo studio del Maestro, oggi diventata Fondazione Studio Museo Vico Magistretti. Siamo nel cuore di Milano, ad un passo dal Conservatorio. Il palazzo, dall’aspetto signorile ma sobrio, fu progettato e costruito nel 1933 dal papà di Vico, Pier Giulio, anch’egli architetto. Vico crescerà tra quelle mura e ci vivrà fino agli anni ’70, mantenendovi però l’attività fino alla fine dei suoi giorni.
Non aspettatevi un ambiente sfarzoso, ne rimarrete delusi. La casa-studio si compone da tre modeste stanze: la sala ingresso – oggi adibita a mostra -, lo studio – che conserva l’aspetto originario, con i disegni e i documenti di Magistretti – e una piccola sala riunioni, anch’essa mantenuta intatta. Chi ha conosciuto Vico giura che lì non vi hanno mai messo piede più di cinque persone insieme. Del resto, amava ricordare, <<sono un architetto, non un manager. Se dovessi gestire uno studio di 20 persone, dove troverei il tempo per lavorare?>>.
E sono proprio i suoi lavori – oggetti di uso quotidiano come sedie, lampade, letti – a dare vita ad un ambiente che, nella sua semplicità, affascina e rapisce. Perché è difficilissimo fare le cose semplici. Ma una volta che si è riusciti a trovare il giusto equilibrio tra forma e funzione, queste hanno una vita quasi eterna. <<Un buon oggetto di design – ci ricorda Magistretti – deve durare cento, centocinquanta anni>>.
La Fondazione, aperta nel 2010 grazie al Museo della Triennale, Artemide, De Padova, Flou, oluce, Schiffini, ospita fino al 2020 la mostra Cose normali. Abitare con Vico Magistretti. Un allestimento quasi invisibile, pensato da uno storico e da un antropologo, che ci porta a guardare gli oggetti in funzione di pratiche quotidiane che noi tutti mettiamo in atto: dormire, mangiare, illuminare, riposare. Pratiche universali che attraverso le icone del Maestro trovano una nuova dimensione, caricandosi di stile e personalità.
Perché è vero, come affermava Maurizio Vitta, che <<sedere per cenare davanti ad un tavolo qualsiasi non è lo stesso che sedere per cenare davanti ad un tavolo disegnato da Vico Magistretti>>.
Sul nostro SHOP puoi trovare una selezione di oggetti iconici di Magistretti, dalla lampada Eclisse al divano Maralunga, tutti con una storia da raccontare. E’ l’uso che fa la storia di un oggetto. Su Deesup, il primo marketplace del design second-hand, ogni oggetto si compone di tante storie che aspettano ancora di essere raccontate.